Nel marasma delle scuole, delle piccole associazioni, dei settori degli enti di promozione, presenti a decine nel panorama nazionale, si sentiva davvero l’esigenza di una Federazione Italiana Aikido?

Secondo noi si.

Ai nostri occhi, la segmentazione di un mondo relativamente piccolo come il nostro, porta alla nascita di mondi oggettivamente piccoli, autoreferenziali ed incomunicanti.

La maggior parte di essi, nascono con l’intento di creare un orticello a questo insegnante o un bacino di guadagno a quell’altro ente.

Ogni gruppo vede gli altri come estranei, spesso eretici, in nome di un campanilismo che alla fine diventa solo e soltanto xenofobia.

Il tutto per portare nelle tasche del referente di turno, unico detentore della somma verità, qualche spicciolo in più (perché è di questo che stiamo parlando!) ed esaltare ulteriormente il suo ego.

Noi ne abbiamo abbastanza!

Crediamo che l’Aikido esista al di là dell’insegnante di turno ed al di là del logo associativo.

Crediamo che la pratica sia la Via e non la politica.

Crediamo che chi pratica e ricerca praticando, meriti rispetto indipendentemente dal logo di appartenenza o dalle forme sulle quali si allena.

Crediamo che non esista una Verità assoluta e lottiamo affinché ad ogni Verità relativa sia data la dignità di esistere.

Riteniamo che l’immagine del branco di pecore che segue il suo pastore, sia ad oggi obsoleta ed offensiva.

Questa è l’era del pensiero e della libertà di espressione.

E’ l’epoca in cui il proprio sapere va dimostrato con i fatti e non con le parole.

Questa generazione non si accontenta più di sentirsi raccontare storie e storielle che alimentino le perversioni di una pratica senza ricerca.

Vogliamo capire.

Vogliamo sperimentare.

Vogliamo sentire sulla nostra pelle.

E vogliamo sentirci partecipi della nostra crescita.

Siamo consapevoli che questo creerà dissensi ed attacchi da parte di tutti coloro che vedono minacciata la propria poltrona.

In tutta onestà, ce ne freghiamo altamente!

In questo spazio nessuno pratica l’Aikido di qualcun altro.

In questo spazio si pratica l’Aikido che nasce dal nostro cuore e dalla nostra sensibilità.

In questo spazio si studia Kihon, si studia Kinonagare e si Applica il proprio sapere.

E solo dopo aver applicato si ha il diritto di definire la regola.

Una regola che, come nei laboratori, sia sempre passibile di rinnovamenti e riadattamenti e che possa servire agli altri come scalino per avanzare in un Mondo del quale, oggigiorno, conosciamo veramente ben poco.