Un problema comune a tutti gli insegnanti è la continuità, l’assiduità e la progressività degli allenamenti e la partecipazione agli stage da parte degli allievi. Come spesso si rileva il numero di ore vincolato ad un determinato periodo per l’esame successivo non è un elemento incentivante per evitare allenamenti discontinui.

Le assenze saltuarie di due, tre lezioni in ordine sparso determinano grosse difficoltà didattiche e una visibile disomogeneità nella preparazione di un gruppo di allievi.

Allenarsi con continuità nel tempo significa non introdurre pause troppo lunghe all’interno della propria attività allenante. Una amara constatazione per molti sportivi e amanti dell’attività fisica è infatti, l’aver provato quanto sia facile perdere una buona condizione psico-fisica, e quanto al contrario sia difficile ottenerla.

La F.It.A. ha pensato quindi di introdurre un nuovo criterio per quantizzare la continuità di allenamento di un allievo, l’”I.C.F.Indice Continuità Frequenza.

Proponiamo due modelli che si possono scaricare dai link di seguito riportati
Modello A ( per Dojo dove si tengono 3 lezioni settimanali)
Modello B ( per Dojo dove si tengono 2 lezioni settimanali)
N.B. le formule sono già compilate per cui basta inserire solo i dati numerici per ottenere l’I.C.F.

Riportiamo degli esempio per chiarire come sono determinati i valori dell’I.C.F. :  

Dojo dove si praticano 3 lezioni settimanali pari a 12 lezioni mensili.
In questo caso riteniamo che il numero di presenze minimo perchè un insegnante possa formare un allievo non può essere inferiore a 7 lezioni mensili.

Per cui 30 giorni : 7 presenze = 4,2 per cui l’I.C.F. sarà minore o uguale a 4

esempio: in quattro mesi di allenamemento l’allievo “Rossi” ha totalizzato 33 presenze mentre l’allievo ”Bianchi” ne ha totalizzato 18 quindi:

Rossi= 4(mesi)x30(giorni)=120      120(giorni):33(presenze) =3,6(I.C.F.)
essendo 3,6  minore di 4 si evince l’allievo Rossi si allena con regolarità e può sostenere esami.

Bianchi= 4(mesi)x30(giorni)=120     120(giorni):18(presenze) =6,6(I.C.F.)
essendo 6,6 maggiore di 4 si evince che l’allievo Bianchi non si allena con regolarità e non può sostenere esami.

Dojo dove si praticano 2 lezioni settimanali pari a 8 lezioni mensili.
In questo caso riteniamo che  il numero di presenze minimo perchè un insegnante possa formare un allievo non può essere inferiore a 5 lezioni mensili.

Per cui 30 giorni : 5 presenze = 6 per cui l’I.C.F. sarà minore o uguale a 6

esempio: in cinque mesi di allenamento l’allievo “De Fazio” ha totalizzato 36 presenze mentre l’allievo ”Tommasi” ne ha totalizzato 12 quindi:

De Fazio= 5(mesi)x30(giorni)=150      150(giorni):36(presenze) = 4,1(I.C.F.)
essendo 4,1 minore di 6 si evince che l’allievo De Fazio si allena con regolarità e può sostenere esami.

Tommasi= 5(mesi)x30(giorni)=150     150(giorni):12(presenze) =12,5 (I.C.F.)
essendo 12,5 maggiore di 4 si evince che l’allievo Tommasi non si  allena con regolarità e non può sostenere esami.

Ovviamente l’I.C.F. può cambiare in positivo se l’allievo frequenta con maggiore assiduità lezioni e stage.